DRAGONNE, FLETTENTI E FRECCE NELL’ARCO NUDO

Dragonne, sì o no? – Nell’arco nudo per cominciare è meglio usarla. Sperimentate, perché non è scientificamente provato che aumenti la precisione! Io non la uso. Attenzione, a volte può essere controproducente: infatti se non perfettamente allineati in espansione sul piano verticale, un leggero anticipo del braccio dell’arco per far scattare il rilassamento del polso (come fanno gli olimpici) può fare danni, anche grossi. Un buon istruttore saprà indirizzarvi nel modo migliore.

Scelta dei flettenti e della potenza effettiva – La potenza effettiva deve essere “il giusto”, il minimo possibile per ottenere quello che intendete fare e le migliori rosate. Non il massimo possibile che credete di poter gestire! La potenza è nulla senza controllo. Non dimenticate che +libbre = +allenamento. Come per le frecce, non acquistate flettenti scadenti, i media gamma sono ideali. Se il budget ve lo permette non ci sono limiti… Io preferisco flettenti carbon-wood, meno nervosi e più stabili. Non uso limbs saver.

Scelta della freccia – È imperativo scegliere la freccia “giusta”. Qui non dobbiamo sbagliare e non dobbiamo lasciare nulla al caso. La freccia è il componente più importante del nostro “sistema arco”, qui non facciamo economie, acquistiamo le frecce migliori che il nostro budget ci permette. Quindi stiamo alla larga dalle cosiddette “frecce scuola”, già impennate e pronte all’uso. La freccia va cucita addosso al nostro modo di tirare e alla nostra attrezzatura. Molto spesso utilizzare le tabelle dei produttori di frecce ci porterà a sbagliare. Sarà molto utile provare, con il proprio istruttore, frecce prestate da altri arcieri di vario spine statico per trovare il nostro giusto spine dinamico che vi permetterà di procedere con la messa a punto, senza incongruenze dovute a somme di errori. Basta effettuare tiri al paglione nudo da 2 metri con frecce spennate o impennate (meglio spennate ma comunque anche le frecce impennate vanno bene ugualmente) e verificare l’impatto, punta a destra e coda a sinistra = freccia morbida, punta a sinistra e coda a sinistra = freccia rigida. Non dimenticate mai che noi archi nudi possiamo senza grossi problemi (anche ad alto livello) lasciare la freccia uscire dalla finestra del riser anche di 10 centimetri. Quindi è una buona idea acquistare frecce di spine statico leggermente più morbido e poi tagliarle di un centimetro alla volta per trovare lo spine dinamico che fa al caso nostro. Le punte devono avere il peso adeguato ad un Foc ottimale, il più alto consentito dal materiale usato: per il carbonio 11%-13%; per l’alluminio 7%-8%; Ace 16%-17%.


Tratto da “Guida alla messa a punto”, di Ferruccio BertiArco 2/2022


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