INDOOR: IDEALE PER UN BUON SET UP – PARTE 1

La stagione Indoor, da molti considerata noiosa e poco stimolante, rimane in realtà un periodo redditizio sotto l’aspetto evolutivo, dato che concede la possibilità di continuare a gareggiare in tornei decisamente impegnativi dove l’errore, se possibile, è ancor meno tollerato. Prepararsi adeguatamente diventa quindi imperativo a fronte di richieste così severe. A tale proposito, alcuni punti tecnici ed inerenti il set up dell’attrezzatura potrebbero all’accorrenza essere modificati. Scorriamoli velocemente.

Il libbraggio
Anche se non concepita dalla maggior parte dei praticanti, una leggera riduzione del libbraggio dell’arco (4/5 libbre) potrebbe aiutare a raggiungere una stabilità decisamente più adeguata ai tornei Indoor, richiamandoci poi ad un controllo maggiormente fine ed accurato del processo di tiro. Niente di meglio anche in proiezione della stagione Outdoor.

Diametro e materiale aste
Inutile sottolineare quanto già evidente. L’uso di un diametro d’asta che sia il massimo consentito dai regolamenti risulta, compoundisticamente parlando, praticamente obbligatorio.

Ormai la moderna produzione di frecce offre, a parità di diametro, una larga offerta di spine che può soddisfare anche le esigenze di allunghi corti e di libbraggi ridotti. In ogni caso, lunghezza dell’asta e peso della punta rimangono soluzioni efficaci per ammorbidire lo spine. Fatte salve le nuove soluzioni miste di alluminio/carbonio per le quali si attendono riscontri, la scelta principale rispetto alle aste da Indoor si sgrana ancora fra le “tutto alluminio” e le “tutto carbonio”. Pro e contro si sprecano ma, al di là del discorso velocità, che al chiuso perde assolutamente senso (40 piedi al secondo in meno o in più non concedono alcun tipo di vantaggio), un appunto potrebbe essere mosso rispetto ai prodotti in alluminio che, con l’andar del tempo, impatto dopo impatto, potrebbero perdere la loro rettilinearità. Le aste in carbonio, infatti, pur risultando magari più fragili ed usurabili, sicuramente non sarebbero soggette a “storture” di sorta.


Tratto da “Indoor, ideale per un buon set up” di Tiziano Xotti, Arco 1-2 2015.


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