ISTANTANEE DAL JVD OPEN 2023

Il Jvd Open Kings of Archery Series possiamo annoverarlo ormai tra i tornei Open più importanti nel tiro con l’arco internazionale (www.kingsofarchery.com).

Lo scorso week-end, dal 10 al 12 novembre, 910 arcieri si sono incontrati sulle piazzole del Indoor Sportcentrum Eindhoven, praticamente provenienti da tutto il mondo: Austria, Belgio, Cile, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Isole Faroe , Gran Bretagna ,Germania ,Grecia, Ungheria, India, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Giappone, Lituania, Lussemburgo, Messico, Olanda, Norvegia, Polonia, Romania, Slovenia, Svizzera, Slovacchia, Svezia, Turchia, Uruguay, Usa.

Come uso in Olanda, il campo gara del Kings of Archery è inserito in un grande centro sportivo dove sono presenti altri impianti, come piscina, campo di calcio, palestre per la pallavolo, un centro di ricerca per lo sport. L’organizzazione è puntuale e precisa. Le regole della gara sono leggermente diverse dalle gare ufficiali, ma si entra in breve tempo nello spirito della competizione della manifestazione.

Sono allestite oltre 70 piazzole che vengono utilizzate a rotazione per i vari turni di qualifica. Il torneo consiste in tre round da 30 frecce in un formato ispirato al torneo di Las Vegas, ma con punteggio modificato. Gli arcieri compound tirano mantenendo lo stesso standard di visuale con il 10 piccolo, mentre gli arcieri ricurvi e arco nudo utilizzano un esclusivo sistema Kings of Archery in cui la zona gialla completa ti fa ottenere dieci punti e tutte le altre zone di punteggio seguono lo standard del punteggio World Archery. Il sabato tutti i concorrenti tirano i primi due round (per un totale di 60 frecce). Alla fine della giornata, tutti gli arcieri sono classificati per divisione. Questa classifica determina la piazzola e la sessione di tiro per domenica. L’ultimo round da 30 frecce verrà sostenuto la domenica.

Per le categorie arco nudo senior, ricurvo e compound si terrà la finale (di seguito il link con il regolamento completo: https://www.kingsofarchery.com/wp-content/uploads/KOA_Rulebook_2023.pdf)

All’interno della manifestazione si svolgono anche varie attività: seminari, presenza di stand dei marchi più rappresentativi di tutto il mondo produttivo (vi daremo più info in un prossimo articolo su arco). In questo video è possibile la visione completa della manifestazione.

La media del livello degli arcieri presenti è sostanzialmente buona, ma con piacere ho notato molti arcieri con poca esperienza. Veramente un buon inizio cimentarsi in un torneo internazionale dove nulla di più facile trovarsi in piazzola con una medaglia olimpica. E dove in molti alla fine delle 90 frecce hanno raggiunto il 900. Questo è il bello del nostro sport.

Arrivando si passa alla reception, dove viene verificata l’iscrizione dell’arciere, gli viene consegnato il pass e la ricca welcome bag. La valigia dell’arco può essere consegnata gratuitamente al deposito, un servizio che evita di trovare negli spazi di transito borse e valige. All’interno l’immancabile caffetteria, centro di incontri e di momenti di relax. I prezzi del caffè non sono proprio italiani come la qualità, ma è talmente bello esserci che questo può non essere molto importante.

Trovarsi ad un incontro internazionale fa entrare in relazione con le varie scuole di tiro, fa conoscere e vedere all’opera i tiratori migliori al mondo e, perché no, scambiare con loro alcune impressioni.

Quest’anno 40 italiani erano presenti e tre sono salite a podio. Cinzia Noziglia, Tatiana Andreoli e Chiara Rebagliati. Nell’arco nudo maschile mi sento di segnalare la performance di Alessio Rudoni, primo dopo le prime 60 frecce, quinto nella ranking definitiva e primo degli italiani.

La sera del sabato si conclude con il Nerves of Steel. Colpire un foro molto piccolo praticato in una lastra di metallo. Una sfida che combatte il nervosismo di perdere una freccia.

Per tutti appuntamento al prossimo anno. Un evento formativo che proietta tutti i partecipanti in una internazionalità che fa molto bene al nostro sport.

Condividi l'articolo su: