LA RESISTENZA ALLA FORZA DELL’ARCO

Chi gestisce al meglio il proprio attrezzo? Chi è sicuro di mantenere perfettamente la posizione del corpo ed i vari allineamenti durante la fase di ancoraggio, mira ed espansione? Chi è certo che il mirino, ed ovviamente tutto l’arco, rimanga costantemente puntato verso il centro del bersaglio durante la mira? In una sola domanda: la biomeccanica del tuo tiro e la potenza del tuo arco sono per te corrette? Se scegli di tirare un certo libbraggio, dovrai essere consapevole che dovrai allenare il tuo corpo in modo da adattarsi ad esso. Questo significa che la tecnica dovrà essere quella corretta e prevedere che gli allineamenti vengano messi in atto in modo preciso per evitare cedimenti.

Un semplice test a riguardo consiste nel tendere l’arco e misurare per quanti secondi riuscirai a tenerlo aperto, mantenendo il mirino al centro del bersaglio a pieno allungo. Mettiti quindi sulla linea di tiro, incocca una freccia e vai in ancoraggio mirando al bersaglio. Quanto tempo riesci a stare in questa faticosa posizione? Se ci resti per almeno 30” senza perdere centimetri di allungo, sentire le spalle che collassano e tremare come se ti stessero scuotendo, allora la potenza del tuo attrezzo è corretta per te. Se invece non arrivi a 20” e ti contorci come un anaconda… beh, forse significa che le tue libbre sono troppe. Esistono alcune tecniche per aumentare la resistenza alla forza dell’arco. Per scoprirle leggi il mio articolo “Allenare la resistenza alla forza dell’arco”, su Arco 1/2023.

Condividi l'articolo su: