Nel suo secondo articolo dedicato all’allenamento mentale il tecnico Massimo Giovannucci entra nel merito della consapevolezza, che rappresenta il primo passo da compiere per ottenere il controllo di qualsiasi situazione di pressione in gara, ma anche nella vita.
Nel suo articolo Giovannucci ricorda che l’allenamento mentale “non è un programma che va a sostituire l’allenamento tecnico, non è un metodo standardizzato, è invece piuttosto un qualcosa che va personalizzato, è un vestito che va cucito su misura ed adattato a seconda delle caratteristiche e delle esigenze dell’atleta. La consapevolezza naturalmente è il primo passo”.
Il tecnico parla delle abilità di base, perché l’allenamento mentale risponde a fasi specifiche che vanno affrontate e preparate, degli esercizi da effettuare, sottolineando che “la cosa migliore, specialmente nella fase iniziale, è quella di partire da cose semplici, che andremo ad individuare nel quotidiano del nostro lavoro con gli atleti”, con un focus speciale su camminata e stretching consapevoli, che potrebbero rappresentare un metodo base “per iniziare a lavorare sulla consapevolezza e sull’attenzione”.
Per saperne di più vi invitiamo a leggere l’articolo pubblicato su Arco 6/2023 dal titolo “L’approccio all’allenamento mentale – parte 2”.