QUALCHE DOMANDA DAGLI ARCIERI

Molto spesso, per un docente, è difficile scegliere gli argomenti da trattare, specialmente se indirizzati gli arcieri neofiti. Dobbiamo sempre immaginarci le effettive necessità di apprendimento degli stessi. Nel mio ultimo articolo pubblicato su Arco riporto una panoramica delle numerose domande che ricevo giornalmente. Eccone alcune.

Ciao Ferruccio, ho una domanda, di difficile interpretazione, ma ci provo comunque. Allora, quando tiro bene vedo le frecce volare perfettamente dritte al bersaglio, mentre alcuni giorni le vedo scodare con la coda a sinistra tra i 10 e 15 metri. So che è difficile non vedendomi tirare, ma può essere causato da un trasferimento sui dorsali non eseguito? Scusa il disturbo e grazie di tutto.
Quando succede quello che dici è sempre un problema di allineamento, che può essere causato dal rilascio o dalla pressione sulla grip. Un buon equilibrio dinamico minimizza questi problemi e lo si ottiene con la giusta tecnica e, ovviamente, con i dorsali attivati. La forza resistente (del braccio dell’arco) e la forza di trazione (del braccio della corda) devono essere allineate sul piano verticale. E parlo di: ‘le forze in gioco’, non della geometria scheletrica. Tutto questo è vanificato da un cattivo rilascio o da una presa sulla grip non corretta”.

Sono in una fase di crisi con la mano dell’arco. Volevo provare a farti capire qual è il mio dubbio. Sono circondato da olimpici che mi continuano a ripetere che, durante la spinta sulla grip, la mano deve essere ovviamente rilassata, però con una leggera pressione sul pollice. Mi è chiara la posizione del pollice verso il bersaglio, che determina la giusta inclinazione dell’avambraccio e della mano sul punto di spinta, ma volevo capire se alla completa trazione la mano deve rimanere inerme o c’è effettivamente da effettuare questa leggera pressione? Scusa, so che non è facile interpretare la mia domanda, porta pazienza!
Non effettuare nessuna pressione prima del rilascio, il pollice e la mano devono essere rilassati in modo naturale. Per gli olimpici è facile, visto che hanno la stabilizzazione. Attenzione a non anticipare la spinta con la mano dell’arco! Deve essere sempre una conseguenza del rilascio”.

Riser Exe Competitor da 25”. Flettenti Win&Win rapido da 68”- 40 libbre. Frecce: asta Carbon One 730 da 27”. Punta da 100 grani e alette Gas Pro Vanes 2.5”. Bottone Beiter Pl6523.0 e corda Disport (nuovo filato da 20 fili): in effetti è molto fine come una 12 fili normale.
Per il brace fai delle prove, comincia da 9 a salire, puoi arrivare fino a 10,5. Un rumore al rilascio di cancello sbattuto è sintomo di un brace sbagliato”.

Il campionario di domande a cui rispondo è molto vasto, vi invito pertanto alla lettura del mio articolo “Le domande degli arcieri”, pubblicato sul numero 6/2022 di Arco.

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