Pubblichiamo un estratto dal resoconto a firma di Fabrizio Santini sulla messa a punto e sullo spirito caratteristico della gara Lam svoltasi nel Parco del Forte Spagnolo, a L’Aquila.
“Parrebbe una domenica d’agosto come le altre, la città sonnecchia: alle cinque di mattina è logico che sia così. Scarichiamo assonnati i nostri bersagli, il silenzio è interrotto dal ronzio degli avvitatori, dal battere dei martelli e dal nostro ansimare e così, piazzola dopo piazzola, tra qualche imprecazione, qualche sfottò e qualche ‘Ma chi ce lo fa fare?’, allestiamo ciò che c’è da allestire e montiamo ciò che c’è da montare. Fortunatamente il sole splende, scongiurando il pericolo pioggia; c’è chi fa gli ultimi ritocchi, chi allestisce il punto di ritrovo, alla fine il nostro traguardo è raggiunto: siamo pronti. Arrivano alla spicciolata i primi arcieri e la stanchezza svanisce come d’incanto, rimane solo la voglia di vedere volti amici, di giungere le mani, di potersi ancora salutare, conoscersi e abbracciare. Si racconta di quel che è stato e di quel che sarà con il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore e, credetemi, questa è la Lam. Tutto questo grazie all’arco, grazie alle frecce e soprattutto grazie a Carlos Alberto Owen, nostro presidente, assente nel corpo ma presente nello spirito, che ha sempre voluto regnasse nella Lam questa atmosfera rilassata e festosa, e grazie alla sua inseparabile e inesauribile Anna e alle compagnie che hanno sposato in pieno questo indirizzo.
Per noi, come Virtus Sagittae, è stata questa la vera vittoria: regalare serenità e divertimento, sentirci parte di un insieme di valori che strenuamente difenderemo e nei quali profondamente crediamo”.
Fonte Lam